(QuiFinanza.it) Per i prossimi cinque anni gli ufficiali giudiziari che si occupano dei pignoramenti avranno a disposizione una nuova freccia al loro arco. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, hanno firmato una convenzione, benedetta dall’approvazione del Garante della privacy.
Pignoramenti Agenzia delle Entrate: 2023 all’insegna del digitale
L’ok del Garante si deve al fatto che il nuovo strumento di riscossione viene messo in atto in conformità ai principi stabiliti dal regolamento generale sulla protezione dei dati e dal codice in materia di protezione dei dati personali.
L’accordo permette agli ufficiali giudiziari di avere accesso alle banche dati dell’amministrazione finanziaria per cercare telematicamente i beni da pignorare, che si tratti di beni materiali o di conti correnti, dietro richiesta di un creditore o al fine di sottoporre il bene a procedura concorsuale su richiesta del curatore. Proprio sul fronte dei conti correnti si ricorda inoltre che da alcuni anni a questa parte il Fisco può pignorarli senza passare attraverso l’istanza di un giudi
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