(Money.it) Per quanto riguarda gli stipendi dei lavoratori italiani c’è un grande dubbio legato al 2024 quando verranno meno le risorse stanziate dal governo Meloni per il taglio del cuneo fiscale.
Per il 2023, infatti, l’esecutivo ha stanziato circa 8 miliardi di euro per introdurre lo sgravio contributivo per le buste paga con imponibile lordo fino a 2.692 euro, senza però prevedere altre risorse per il prossimo anno. Il che non significa che il bonus non verrà confermato, ma solo che se il governo intende farlo bisognerà mettere nuovamente mano al portafoglio.
Ricordiamo che proprio a luglio il bonus in oggetto verrà aumentato: agli sgravi attualmente in vigore, come definiti dalla legge di Bilancio 2023, infatti, si aggiungerà un ulteriore 4%. Ciò significa che a partire dalla busta paga del prossimo mese si applicherà uno sgravio del 7% per tutti coloro che hanno uno stipendio fino a 1.923 euro e del 6% per chi pur superando questa soglia rientra nel limite di 2.692 euro.
La domanda è: cosa farà il governo Meloni? Confermare lo sgravio nella misura che sarà in vigore tra luglio e dicembre 2023 (tredicesima esclusa) potrebbe costare fino a 10 miliardi di euro, cifra di cui al momento l’esecutivo non sembra disporre. Ma si è disposti ad accettare che tra dicembre 2023 e gennaio 2024 possa esserci un calo degli stipendi a causa di una maggior contribuzione? Il sottosegretario all’Economia, Maurizio Leo, sembra avere le idee chiare a riguardo.
Aumento stipendi anche nel 2024?
Maurizio Leo, sottosegretario al ministero dell’Economia, nel corso dell’ultima assemblea di Assonime ha rassicurato sulle intenzioni del governo in merito agli stipendi:
“Il lavoratore dipendente deve essere aiutato, noi guardiamo al lavoratore di
© Money.it