(Money.it) I bonus edilizi come il Superbonus 110% e il bonus facciate hanno aumentato negli ultimi anni i lavori di ristrutturazione. Questi due incentivi sono nati per provare a trasformare il parco immobiliare italiano rendendolo più efficiente e moderno ma alla fine il progetto non è andato come previsto. Uno degli interventi più effettuati è stato il cappotto termico, la soluzione più efficace per isolare un edificio aumentandone l’abitabilità perché lo isola dai rumori esterni e ne aumenta la quotazione economica.
Il cappotto termico era anche uno di quei lavori definiti «trainanti» per accedere all’incentivo del Superbonus e legarlo poi ad altri lavori come la sostituzione degli infissi o il montaggio di un impianto fotovoltaico. Il montaggio del cappotto è abbastanza semplice direttamente alla facciata dell’edificio e si basa in genere sul montaggio di pannelli isolanti e altri componenti come rivestimenti e fissaggi. Oltre ai benefici già elencati il cappotto dovrebbe avere una garanzia di almeno 25 anni. Purtroppo però la grande richiesta di lavori ha fatto perdere il controllo sulla qualità finendo per creare delle insidie alla sicurezza.
Le insidie che si nascondono dietro al cappotto termico
Il cappotto termico deve essere effettuato con l’utilizzo di materiale in possesso di certificazioni precise nel rispetto d
© Money.it