(Money.it) Riunione Fed oggi, 14 giugno: tassi di interesse restano invariati.
L’incontro odierno è stato tra i più attesi. Per la prima volta in 18 mesi la banca centrale statunitense ha scelto di mantenere il tasso stabile, nel range 5,00-5,25%.
La mossa era stata ampiamente prevista dagli analisti, soprattutto dopo la lettura dell’inflazione di maggio di martedì scorso, la quale aveva comunque mostrato un rallentamento.
Come si legge nel comunicato ufficiale, “il mantenimento costante della fascia obiettivo in questa riunione consente al Comitato di valutare ulteriori informazioni e le relative implicazioni per la politica monetaria”. Questo significa che si tratta di una pausa momentanea, che permetterà a Powell e agli altri di valutare gli effetti dell’inasprimento finora adottato sull’economia reale.
L’intenzione, come scritto nella nota, è di tenere sotto stretta osservazione ancora l’inflazione, che rimane elevata e fare le opportune valutazioni su un eventuale rialzo nelle prossime riunioni.
La decisione del Federal Open Market Committee di sospendere un aumento a questo incontro è arrivato con una proiezione secondo cui sono previsti altri movimenti di due quarti di punto percentuale prima della fine dell’anno. Inoltre, nulla cambia sulla strada intrapresa del quantitive tightening, ovvero la riduzione di partecipazioni Fed in titoli di Stato e di debito.
Durante la conferenza stampa, Powell è stato chiaro su alcuni punti cruciali: il mercato del lavoro ha stupito per la sua resilienza e resta forte; l’inflazione core è elevata e i rischi sono ancora al rialzo; probabili prossimi rialzi dei tassi saranno valutati nelle riunioni future, non decisi prima, ma “dal vivo”.
La pausa appena decisa, secondo il governatore, è in linea con la necessità di valutare quanto l’inasprimento impatterà su credito, famiglie, economia reale in generale. I tempi sono giusti per questo stop, considerando che la maggire stretta sui tassi è avvenuta l’estate scorsa e che ancora gli effetti non sono completamente visibili.
Massima attenzione è rivolta all’andamento dei prezzi, dei salari, del mercato immobiliare, soprattutto commerciale per possibili perdite finanziarie correlate. In ogni modo, Powell non vede una flessione drammatica dell’economia Usa, con l’atterraggio morbido che è possibile e auspicato.
Nella riunione del 14 maggio, la Fed ha quindi voluto prendere una pausa in quella che è stata la politica monetaria aggressiva degli ultimi mesi. Tuttavia, anche con il picco degli aumenti non lontano, il dot plot ha identificato altri rialzi nel 2023. Il costo del denaro comincerà a scendere nel 2024 e nel 2025, ma a un ritmo più blando di quanto precedentemente previsto. L’obiettivo sembrerebbe lasciare tassi alti più a lungo.
Economia Usa: quali previsioni dalla Fed?
Secondo le proiezioni pubblicate mercoledì, la maggior parte dei funzionari ora prevede che l’inflazione «core», basata sull’indice dei prezzi della spesa per consumi personali, scenderà al 3,9% quest’anno prima di rallentare ulteriormente al 2,6% nel 2024 e al 2,2% nel 2025.
Ciò suggerisce che l’inflazione diminuirà più lentamente rispetto alle precedenti previsioni pubblicate a marzo, quando la stima mediana per il PCE core nel 2023 era del 3,6%. Attualmente si aggira intorno al 4,7%.
I funzionari hanno anche previsto una crescita molto più elevata quest’anno, con l’economia in espansione dell’1%. Questo è nettamente superiore alla stima dello 0,4% pubblicata a marzo.
Il tasso di disoccupazione dovrebbe raggiungere il picco del 4,5% nel 2024, appena al di sotto della precedente previsione del 4,6%.
Riunione Fed: tassi fermi e conferenza di Powell, i punti salienti
21:19
Fine conferenza stampa
La conferenza stampa di Powell è terminata.
21:11
Atterraggio morbido
Powell afferma di continuare a pensare che ci sia un percorso per riportare l’inflazione al 2% senza subire la brusca flessione e la perdita di posti di lavoro come si è visto in casi passati.
21:02
Inflazione sotto osservazione
Powell dice che l’inflazione all’inizio di questo ciclo riguardava la forte domanda di beni in un momento in cui le persone erano sedute a casa e avevano un sacco di soldi in banca. Non era realmente correlato al mercato del lavoro o ai salari.
Mentre le cose vanno avanti, però, molti analisti vedono
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