(Money.it) È una settimana all’insegna delle banche centrali con gli incontri di: Federal Reserve statunitense, Banca centrale europea e Banca del Giappone: sono questi i 3 eventi osservati speciali e potenzialmente in grado di colpire i mercati.
Dalle azioni ai rendimenti obbligazionari fino al Forex, con il focus sulla forza del dollaro, tutti i settori finanziari, già caratterizzati da ampia volatilità, sono a rischio crollo o instabilità in vista di decisioni cruciali su tassi di interesse e lotta all’inflazione.
Se, infatti, i prezzi alle stelle stanno cominciando a raffreddarsi, l’indice core rimane ben oltre il target del 2% e questo non facilita il compito di Fed e Bce, alle prese anche con indizi di rallentamento economico e attente a non causare shock troppo impattanti (l’Eurozona è scivolata in una recessione tecnica).
Di diversa natura la situazione giapponese, dove si prosegue con una politica monetaria accomodante. Con il rischio che, se i tassi nipponici iniziano ad aumentare, gli ingenti investimenti dei giapponesi nel debito americano ed europeo vengano svenduti.
Le 3 banche centrali, quindi, stanno per impattare sui mercati finanziari con le loro decisioni: cosa osservare.
1. Fed e inflazione Usa: mercati in attesa
Martedì i mercati attendono non uno, ma due eventi principali con i dati sull’inflazione di maggio negli Stati Uniti, mentre la Fed dà il via alla sua riunione di due giorni.
I segnali di prezzi in calo a maggio sarebbero probabilmente accolti con favore dai mercati.
Mercoledì la Fed dovrebbe mantenere invariati i costi dei prestiti e gli investitori cercheranno di valutare cosa accadrà in futuro e se ci sarà spazio per nuovi aumenti. Per ora, i mercati valutano solo un altro rialzo quest’anno, una prospettiva con cui gli investitori sembrano a proprio agio, a giudicare da
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