(Money.it) Mercati dominati da un sentiment più pessimista sulla stabilità finanziaria. Le azioni sono scese mentre i rendimenti dei titoli di stato sono saliti in gran parte dell’Asia nella seduta odierna.
Gli indici cinesi stanno recuperando una sessione che mostrato andamenti incerti e contrastanti. I benchmark in Australia, Corea del Sud e Giappone sono diminuiti, con il Nikkei in rosso nonostante il Pil annualizzato per il primo trimestre sia stato rivisto al 2,7%, superiore all′1,9% previsto dagli economisti intervistati da Reuters.
I futures europei e statunitensi scendono dopo il calo di Wall Street. L’S&P 500 ha perso per un secondo giorno questa settimana e il Nasdaq 100 ha subito il peggior giorno da aprile, poiché le azioni tecnologiche hanno sopportato il peso maggiore dei nervosismi a causa di aspettative su tassi più alti.
I mercati sono tornati a temere banche centrali aggressive, mostrando un umore piuttosto negativo sui prossimi scenari finanziari. I motivi di nervosismo, però, sono almeno 4.
1. Sorpresa banche centrali: tassi alti a lungo?
Un rialzo a sorpresa dei tassi di interesse da parte della Bank of Canada ha fatto riaffiorare i timori che i tassi statunitensi possano rimanere più alti più a lungo e che la Federal Reserve rimanga aggressiva quando si riunirà la prossima settimana.
Nello specifico, la decisione della Banca del Canada di riprendere ad aumentare il costo del denaro ha scosso i mercati obbligazionari globali e ha sottolineato il difficile compito affrontato dalle banche centrali mentre cercano di rallentare l’attività economica per contenere l’inflazione.
I responsabili politici guidati dal governat
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