(QuiFinanza.it) Attraverso il Decreto Legge Bollette il legislatore ha rivisto e corretto la tregua fiscale, che era stata introdotta con la Legge di Bilancio 2023. Sono state introdotte una serie di novità particolarmente interessanti per il raggio d’azione della rottamazione quater e per quanto riguarda lo stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro. Adesso la misura coinvolge direttamente anche le multe e le tasse locali, che in un primo momento erano state escluse.
Il 25 maggio 2023, a seguito del via libera ottenuto dal Senato, il Decreto Bollette è diventato a tutti gli effetti legge. Nel corso del suo iter di conversione, sono state, quindi, inserite alcune importanti novità sulla tregua fiscale, che era stata introdotta attraverso l’ultima Manovra. Ma vediamo nel dettaglio quali novità sono state introdotte.
Rottamazione quater anche per le multe e le tasse locali
Ad essere di particolare importanza per i contribuenti è l’articolo 17 bis che si è andato ad aggiungere all’impianto originario del Decreto Bollette. Gli enti locali, ora come ora, hanno la possibilità di adottare un provvedimento grazie al quale è possibile aprire le porte alla tregua fiscale: sarà possibile applicare la rottamazione quater e lo stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro anche ai casi di riscossione diretta. E a quelli che sono stati affidati direttamente a soggetti privati, che siano regolarmente iscritti all’apposito albo per l’accertamento e la riscossione delle entrate degli enti locali.
Questo significa che i contribuenti potranno beneficiare della cancellazione automatica delle multe e delle tasse locali. In alternativa, questi tributi potranno essere definiti in via agevolata.
È necessario sottolineare, però, che l’ultima parola spetterà sempre agli enti locali. Questi avranno tempo sessanta giorni, a decorrere dall’entrata in vigore della legge di conversione del Decreto bollette, per redigere ed ad
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