(Money.it) Ad aprile il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in audizione parlamentare sul Documento di Economia e Finanza approvato dal Governo, aveva parlato delle prossime tappe dell’agenda politica della maggioranza fornendo importanti anticipazioni che ora si apprestano a concretizzarsi. In vista della deadline autunnale della Legge di Bilancio 2024, potrebbero infatti vedere la luce diverse manovre di peso.
Con il chiaro intento di capitalizzare sui consensi mantenendo le promesse elettorali di bandiera e concretizzare un solido posizionamento della destra in vista dell’appuntamento alle urne delle Elezioni Europee 2024, si aprono le porte alla discussione di misure economiche decisive in materia previdenziale e fiscale. La Flat Tax invece riceve una battuta d’arresto. Capiamo perché.
Focus sul Fisco: taglio del cuneo e Tobin tax
Come dichiarato dal viceministro Maurizio Leo, il governo sta passando al vaglio la Tobin tax, introdotta 10 anni fa dalla Legge di Stabilità per il 2013 e ideata dall’omonimo premio Nobel per attenuare le speculazioni sui mercati dei cambi.
Al momento si sta procedendo ad una vera e propria verifica di fattibilità.
Le opzioni sul tavolo sono tre:
- l’abrogazione definitiva della TT;
- l’esenzione per le transazioni fuori dai mercati regolamentati (Otc);
- l’allargamento dell’esenzione alle quotate con capitalizzazione fino a 1 miliardo di euro.
C’è poi il tema del taglio del cuneo fiscale che, come noto, è una misura a tempo. Ciò significa che per essere prorogata anche il prossimo a
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