(Money.it) Cambiano le regole per i concorsi pubblici, che ogni anno rappresentano una buona opportunità lavorativa per chi è in cerca di un nuovo lavoro o del primo impiego. Ben presto potrebbe non essere più necessaria la prova orale per i concorsi pubblici, ma questo solo temporaneamente.
È questa una delle norme presenti in un emendamento approvato alla Camera al decreto-legge sulla Pubblica amministrazione. Una decisione che è giunta a sorpresa a pochi giorni dal Consiglio dei ministri che avrebbe dovuto approvare la riforma complessiva dei concorsi attraverso le modifiche al Dpr 487 del 1994.
Il governo ha varato un emendamento con lo scopo di anticipare il contenuto del provvedimento che dovrebbe essere approvato – come da accordi con l’Unione Europea – entro il 30 giugno. Grazie a questo emendamento – e al futuro provvedimento – per i prossimi 3 anni i meccanismi di assunzione da parte delle Pubbliche amministrazioni (Pa) dovrebbe subire una decisiva accelerazione
Il provvedimento fa parte degli obiettivi del Pnrr, il quale – stando al cronoprogramma concordato con la Commissione europea – dovrebbe essere approvato entro il 30 giugno.
Come spiegato anche da Il Messaggero, l’attuale riforma contenuta nel Dpr (Decreto del presidente della Repubblica), alla quale da tempo lavora il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, ha lo scopo di accorciare i tempi delle procedure pubbliche a 6 mesi. Avendo deciso il governo di anticipare per decreto alcuni dei contenuti di quel provvedimento, è possibile conoscere in anticipo alcune delle riforme previste per i concorsi pubblici. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Concorsi pubblici, addio all’orale ma solo temporaneamente
Forse il provvedimento che desta più scalpore è quello che vede dire addio – ma non in maniera definitiva – all’esame orale ai
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