(Money.it) I mercati si preparano a un’altra settimana infuocata: ci sono almeno 5 eventi cruciali in arrivo.
I dati chiave sull’occupazione negli Stati Uniti, i numeri sull’attività commerciale cinese e le letture dell’inflazione europea forniranno ulteriori prove sui fattori di attrazione e spinta che incidono sulle principali economie mondiali, mentre continua la saga del tetto del debito a Washington.
In Turchia, inoltre, gli elettori si recano alle urne per decidere il loro prossimo presidente e gli investitori tecnologici sono a caccia di opportunità sottovalutate in uno spazio, quello dell’intelligenza Artificiale, che sembra sopravvalutato.
In questo complesso scenario, i 5 eventi economici e finanziari della settimana dal 29 maggio al 2 giugno sono potenzialmente esplosivi per i mercati.
1. Lavoro Usa: forte o in calo?
I dati sul lavoro negli Stati Uniti del 2 giugno mostreranno che la principale economia mondiale è abbastanza forte da evitare una recessione, ma non così forte da costringere un’altra mossa aggressiva da parte della Federal Reserve? L’interrogativo interessa molto gli investitori.
I libri paga non agricoli per maggio dovrebbero registrare una crescita di posti di lavoro di 180.000, secondo un sondaggio Reuters. Ad aprile, la crescita dei posti di lavoro negli Stati Uniti ha accelerato fino ad aggiungere 253.000 unità con aumenti salariali in evidenza.
Il rapporto sull’occupazione sarà uno degli ultimi dati prima della riunione della Fed di giugno, in cui si prevede che la banca centrale metterà in pausa il suo aggressivo ciclo di rialzi dei tassi di 14 mesi per contenere l’inflazione.
Nel frattempo, il tempo stringe per il governo degli Stati Uniti e il suo tetto di debito di $31,4 trilioni, con il governo federale che potenzialmente sta finendo i soldi per pagare tutte le sue bollette già dal 1 giugno.
2. Inflazione Ue: quale messaggio alla Bce?
Nella sua riunione di tre settimane fa, la Bce ha ribadito di avere ancora molta strada da percorre sui rialzi dei tassi per domare l’inflazione. I mercati, non convinti, hanno respinto le scommesse per ulteriori aumenti e si sono concentrati sull’indebolimento della cresc
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