(Money.it) I profitti di Enel nel 2022 sono stati notevoli, e il “merito” è soprattutto dei cittadini, che con le proprie bollette, a dir poco salate, ne hanno finanziato la crescita.
La società è un colosso dell’energia mondiale partecipato dallo Stato italiano (il 23,6% è in mano al Ministero dell’Economia), quindi da tutti noi, e il fatto che il boom dei suoi utili sia ascrivibile all’aumento dei prezzi della materia energetica, rigirati direttamente sui «comuni mortali» che faticano ad arrivare alla fine del mese, appare ancora più ironico.
Enel: il boom di utili è merito dei cittadini e delle loro maxi-bollette
Enel ha chiuso il 2022 con un Ebitda in aumento del 2,6%, a quota 19,7 miliardi, frutto di un fatturato di 140,5 miliardi di euro (+63,9%). I ricavi includevano sì i proventi derivanti da cessione di attività (in Cile, per 1,1 miliardi di euro) o quelli derivanti da cessioni di partecipazioni (Ufinet, Gridspertise) e di alcune società (Mooney Group), ma gran parte di quella enorme crescita di fatturato è da ascrivere agli aumenti dei prezzi dell’approvvigionamento energetico che si sono poi riversati sul costo delle bollette pagate dai cittadini.
La riprova è che nel primo trimestre del 2023 l’Ebitda è cresciuto a 5,5 miliardi di euro (+21,8%) l’utile netto a 1,5 miliardi di euro (+1,9%), ma i ricavi di Enel sono calati a 26,41 miliardi di euro (rispetto ai 34,13 miliardi nel primo trimestre 2022). Una discesa del 22,6%.
La spiegazione l’ha data la stessa Enel, dicendo che è “principalmente riconducibile a una progressiva discesa dei prezzi dell’energia a seguito della normalizzazione del contesto energetico”.
Che è come dire che la grande performance del 2022 di Enel è stata realizzata grazie ai prezzi alti che hanno pagato i cittadini con le bollette. Prezzi, oltretutto, che dopo un periodo di discesa potrebbero risalire, stando alle previsioni dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, l’Arera.
Chi paga davvero i prezzi dell’energia
Abbiamo ormai imparato tutti che sia per l’energia elettrica che per il gas le variazioni dei prezzi sono determinate dai costi di approvvigionamento delle materie prime energetiche, oltre che dalla
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