(Money.it) Per la prima volta in più di un anno dall’inizio del conflitto in Ucraina, la guerra è arrivata anche in Russia. A Belgorod due avamposti militari hanno subito un attacco che forse c’entra solo indirettamente con quello che sta succedendo in Ucraina. Pare, infatti, che tutte le persone coinvolte nello scontro di Belgorod fossero di nazionalità russa, anche se Mosca accusa apertamente Kiev. Ecco cosa sappiamo sull’attacco e sui colpevoli.
L’attacco a Belgorod, quello che sappiamo sui colpevoli
Belgorod si trova nel confine sud-occidentale della Russia, a soli 40 km dalla città ucraina di Kharkiv. Un dato che fa ipotizzare un certo coinvolgimento di Kiev, come sostiene anche il Cremlino, anche se l’ipotesi contraria ha per ora più elementi a favore. In particolare, l’attacco è iniziato il 20 aprile 2023 e si è concentrato sui villaggi di Kozinka e Grayvoron. Soltanto oggi, però, le azioni sono state rivendicate ufficialmente dai paramilitari di Libertà alla Russia. Il gruppo è nato l’anno scorso per sostenere l’esercito ucraino e rivendicare la libertà della Federazione Russa contro il regime autoritario di Putin.
Siamo russi, come voi. Siamo persone come voi vogliamo che i nostri figli crescano in pace. È ora di porre fine alla dittatura del Cremlino.
Queste sono le parole che i paramilitari hanno condiviso nel video pubblicato su Twitter, rivendicando l’attacco a Belgorod e spiegando le motivazioni che lo hanno sostenuto. La legione combatte fianco a fianco dell’esercito ucraino da diverso tempo, insieme alle altre milizie volontarie straniere, senza però dipendere ufficialmente dai comandi di Kiev. Così, pare che in questo primo attacco nel territorio russo l’Ucraina non sia responsabile. Stando alle dichia
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