(Money.it) Nel bollettino economico della Bce pubblicato il 19 maggio, il passaggio più interessante – e forse allarmante – è quello sulla stretta al credito e l’effetto sui mutui della politica dei tassi in rialzo.
In estrema sintesi, la tegola sui prestiti per imprese e famiglie comincia a farsi sentire in Europa e il peggio deve ancora arrivare.
Nell’osservare l’andamento economico e finanziario della regione euro, infatti, l’Eurotower ha confermato quanto già noto da analisti e investitori: l’inflazione è ancora elevata e i rischi sono al rialzo; la recessione potrebbe essere scongiurata ma la crescita, sebbene positiva, è moderata; il settore manifatturiero soffre con prospettive in peggioramento mentre crescono di più i servizi; il mercato del lavoro è resiliente ma massima attenzione è rivolta alla pressione in alto sui salari.
Tradotto: la Bce continuerà ad alzare i tassi di interesse poiché la strada per raffreddare l’inflazione non è conclusa. Intanto, però, gli effetti di un costo del denaro in aumento repentino cominciano a palesarsi, soprattutto con la stretta alla concessione dei crediti a famiglie e imprese, che scontano anche un costo di prestito sempre più pesante.
Il bollettino economico della Banca centrale europea ha sottolineato che il calo della domanda di prestiti di aziende e delle famiglie è stato da record: cosa sta succedendo ai mutui e perché la crisi dei prestiti per la casa è solo all’inizio in Europa?
Tegola mutui in Europa: cosa succede con la Bce aggressiva?
Nel capitolo dedicato alle condizioni di finanziamento ed evoluzione del cr
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