(BorsaeFinanza.it) L’utopia di un mondo di pace e collaborazione tra le nazioni è ben lungi dal poter realizzarsi. Le speranze nate in seguito al collasso dell’Unione sovietica sono naufragate davanti alla prova del tempo. Il peggioramento progressivo delle relazioni è scaturito nell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Una guerra che il presidente russo Vladimir Putin definisce di difesa contro l’accerchiamento portato dal blocco occidentale. In questo contesto il settore della difesa è tornato al centro dell’attenzione dopo essere stato a lungo trascurato, soprattutto in Europa. VanEck, asset manager specializzato in temi di investimento molto focalizzati ha scelto le azioni del comparto difesa come base per il suo nuovo ETF.
Nel corso del 2023 l’indice rappresentativo delle azioni del comparto europeo della difesa, lo Stoxx Europe 600 Defense & Aerospace, ha guadagnato il 16%, proseguendo un rally iniziato alla fine del settembre 2022. “A causa dell’invasione russa in Ucraina, delle tensioni in Asia e dell’incertezza globale, il tema della sicurezza e della difesa è tornato di attualità dopo molti anni” ha commentato Martijn Rozemuller, amministratore delegato di VanEck Europe, società di gestione che ha appena lanciato un fondo che investe nei titoli del settore della difesa.
Crescita e prospettive del settore difesa
Il ritorno agli investimenti per la difesa è evidenziato dai dati del Sipri, lo Stockholm international peace reserach institute. Nel 2022 le spese militari hanno toccato il record, a livello mondiale, di 2.240 miliardi di dollari, in salita del 3,7% del 2021. Stati Uniti, Cina, Russia e Ucraina, i maggiori protagonisti diretti e indiretti del conflitto alle porte dell’Europa, sono stati i principali attori di questa crescita. In forte crescita anche la spesa militare europea, del 13%.
Per quanto riguarda le imprese sono gli analisti di Factset che eviden
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