(Money.it) La Cina è il nemico – problema – delle principali potenze mondiali capeggiate dagli Usa e la dichiarazione finale del G7 potrebbe dare una ulteriore prova della profonda e crescente ostilità verso il dragone.
Nello specifico, i leader dei paesi del Gruppo dei Sette sono concentrati sulla preoccupazione per l’uso della «coercizione economica» da parte della Cina nei suoi rapporti con l’estero e stando a indiscrezione questo sarà un tema evidenziato nella più ampia dichiarazione congiunta che verrà resa nota la prossima settimana.
Il presidente degli Stati Uniti ha posto il dragone al centro della sua politica estera, lavorando per evitare che il rapporto teso e competitivo viri in un conflitto aperto, anche per l’autogoverno Taiwan. Nel mezzo c’è una guerra commerciale con l’obiettivo di isolare la potenza asiatica e indebolirla su innovazione e scambi commerciali. Pechino, insomma, è sempre più vista come il nemico da combattere in un conflitto parallelo a quello contro la Russia in Ucraina.
Tuttavia, trasformare la Cina in un rivale netto non è affatto semplice. Il G7, che comprende anche Canada, Francia, Germania, Italia e Regno Unito, è strettamente legato economicamente al dragone, primo esportatore mondiale e mercato chiave per molte delle aziende dei sette paesi. Proprio questa rischia di essere la forza imbattibile della Cina.
La Cina è più forte di tutti: il motivo in un grafico
L’incontro del G7 sarà una prova di quanto i membri, tutte “ricche democrazie”, possano essere d’accordo su un approccio comune alla Cina, la seconda economia mondiale. L’approccio, ovviamente, è da intendere come un fronte unito
© Money.it