(Money.it) I prezzi all’ingrosso del gas sono scesi, ma appena i consumatori hanno potuto beneficiarne sulle bollette ecco in arrivo i rincari. Nonostante il calo, infatti, le bollette sul mercato tutelato salgono del 22,4%. Il motivo è il taglio dei sussidi, già anticipato da Arera, ritenuto dal governo proprio in ragione della diminuzione dei prezzi. Così, mentre il prezzo del gas all’ingrosso è sceso del 3% le bollette salgono e i consumatori non hanno tempo di abituarsi allo stop (seppur graduale) dei sussidi, che erano stati concessi fino al primo trimestre del 2023.
Rincari sulle bollette del gas, il dettaglio degli aumenti da maggio
Rispetto ai consumi di marzo, per quelli di aprile la bolletta presenta un incremento del 22,4%. Il peso dell’abolizione dei sussidi sarà quindi incombente da questo maggio in poi, anche se non si eguagliano comunque le tariffe del 2022 per lo stesso anno. Nulla di imprevedibile, i sussidi erano stati pensati per fronteggiare l’impennata delle quotazioni del gas per essere eliminate gradualmente al primo segno di tendenza negativa.
In effetti il metano alla Borsa di Amsterdam ha chiuso la giornata con la cifra di 36,7 euro al megawattora, tornando in condizioni normali. Si tratta infatti del medesimo livello registratosi a gennaio 2022, prima che le tensioni del conflitto facessero diminuire le forniture russe. Ben lontani, comunque, dagli effetti della crisi energetica che nell’agosto 2022 ha portato la quotazione del gas a ben 350 euro al megawattora.
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