(Money.it) A che punto siamo con il salario minimo? Sono sempre di più i Paesi che hanno introdotto il salario minimo, l’Italia è rimasto uno dei pochissimi Paesi a non averlo discusso. L’Europa va verso qualità e dignità del lavoro e questo passa anche attraverso il riconoscimento di un salario minino garantito. I salari minimi variano da Stato a Stato e dipendono totalmente dall’andamento economico nazionale. Per questo il salario minimo in Germania è più alto rispetto a quello dell’Estonia per esempio.
Ovvietà a parte, sono in molti a domandarsi perché l’Italia si ostina ancora oggi a non avere una retribuzione minima. Secondo il governo Meloni il salario minimo è un modo per far finta di occuparsi dei temi sociali e, allo stesso tempo, non risulta vincente se messo a confronto la contrattazione collettiva, per usare le parole di Meloni dello scorso mese. Una motivazione che viene sostenuta dalle azioni del governo, come per il decreto Dignità varato proprio nella giornata del 1° maggio, Festa del lavoro e dei lavoratori, nel quale si abbassano ulteriormente le tasse sul lavoro.
Il dibattito sul salario minimo in Italia è quindi finito?
Salario minimo in Europa: un segnale
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