(Money.it) La detrazione per le spese sanitarie consente al contribuente di ottenere un risparmio di imposta pari al 19% delle spese sanitarie sostenute per sé e per i familiari a carico.
Per calcolare l’ammontare delle detrazioni spese sanitarie 2023 è necessario tenere in considerazione la franchigia, da applicare sulla somma complessiva delle spese sostenute, di 129,11 euro.
La rimanente parte può essere portata in detrazione nella dichiarazione relativa al periodo di imposta nel quale le spese sono sostenute. L’applicazione delle detrazioni possono portare al sorgere del diritto al rimborso delle imposte già versate a titolo di Irpef.
Nel caso però di incapienza fiscale, cioè se l’ammontare delle detrazioni, considerando tutte le detrazioni a cui si ha diritto, ad esempio quelle per le spese di istruzione, interessi passivi del mutuo, canoni di locazione, spese di trasporto… è superiore rispetto alla capienza fiscale, il relativo importo maturato è perso.
Vi sono però dei casi in cui è possibile rateizzare le detrazioni e quindi fruirne per più anni, ad esempio per le detrazioni per ristrutturazioni edilizie. Questo però non è l’unica possibilità, infatti, in limitati casi è possibile richiedere la rateizzazione delle detrazioni per le spese sanitarie.
Vediamo ora quando si può chiedere la rateizzazione delle detrazioni per le spese sanitarie 2023 e come procedere.
In quali casi si può ottenere la rateizzazione della detrazione delle spese sanitarie 2023?
La rateizzazione delle detrazioni per le spese sanitarie può essere considerata un’eccezione rispetto alla regola generale che
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