(Money.it) Cosa rischia la Juventus? Da mesi sono ben note le vicissitudini extracalcistiche dei bianconeri, culminate con le dimissioni in blocco dell’intero Cda della Vecchia Signora e la nomina di Gianluca Ferrero come presidente al posto di Andrea Agnelli.
Il primo round con la Procura federale è ancora nel limbo: dopo la penalizzazione di 15 punti inflitta dalla Corte Federale d’Appello, il Collegio di garanzia del Coni ha annullato la sentenza rimandando il procedimento in Appello per ridefinire la penalità.
Oltre a questa vicenda riguardante le plusvalenze, la Juventus è sotto indagine da parte della Procura federale anche per il secondo filone delle plusvalenze e per la vicenda del taglio degli stipendi durante il Covid. Anche la Uefa sta seguendo da vicino gli sviluppi dei procedimenti e a breve potrebbe emettere anch’essa un provvedimento nei riguardi dei bianconeri.
La Juventus così si ritrova di nuovo sotto i riflettori per vicende che esulano da quelle strettamente riguardanti il rettangolo verde di gioco, con i giornali che tornano a parlare di possibile retrocessione evocando quello che già è avvenuto nell’estate del 2006.
Al momento si parla di multe, punti di penalizzazione fino alla draconiana retrocessione in Serie B per la Juventus, un rischio evidenziato dalla stessa società che, in una mail inviata agli abbonati del Premium Club per invitarli al rinnovo per la prossima stagione, ha messo nero su bianco un rimborso del 30% in caso di declassamento in cadetteria.
L’indagine sulla Juventus
Per capire cosa rischia la Juventus dal punto di vista sportivo si deve fare un passo indietro fino allo scorso maggio, quando la Corte federale d’Appello ha assolto 11 club, tra cui anche i bianconeri, dall’accusa di aver architettato un sistema di plusvalenze fittizie.
Assoluzione anche per tutti i dirigenti coinvolti, visto che è stata ribadita in entrambi i gradi di giudizio l’impossibilità di definire un metodo oggettivo di valutazione del valore di mercato di un calciatore. Ma cosa è cambiato adesso?
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