(Money.it) Il compromesso – tecnicamente contratto preliminare di vendita immobiliare – è una forma di tutela che impegna le parti prima che la vendita si concluda. Sostanzialmente, tramite il compromesso l’acquirente si impegna a pagare il corrispettivo e ad acquistare così l’immobile, mentre il venditore si impegna per l’appunto a vendere l’immobile all’acquirente al prezzo stabilito. Si tratta quindi di un adempimento di fondamentale importanza, soprattutto per i vari dettagli che può contenere, e pertanto spesso stipulato dal notaio. L’assistenza del professionista non è sempre obbligatoria, anche se più sicura per ripararsi da possibili rischi nei casi in cui è possibile stipulare il compromesso senza notaio.
Compromesso senza notaio, quando è possibile
La normativa circa alla stipula del compromesso varia a seconda dello stato di costruzione dell’immobile. In particolare, se l’immobile è già stato costruito non è obbligatorio il notaio per il compromesso. Al contrario, per il contratto preliminare che riguarda immobili in costruzione l’assistenza notarile è obbligatoria.
Secondo il Codice della crisi d’impresa, infatti, ogni contratto riguardante immobili in costruzione deve essere stipulato tramite un atto pubblico o una scrittura privata autenticata, a pena di nullità. Si precisa che per immobile in costruzione si intende un edificio per cui sia stato già richiesto il permesso di costru
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