(BorsaeFinanza.it)
Versalis, azienda chimica piemontese leader delle bioplastiche facente parte del gruppo Eni, possiede già attualmente una quota del 36% di Novamont. Il restante 64% è in mano a Mater-Bi, società controllata da Investitori Associati II e NB Renaissance. Attraverso una nota le due aziende hanno comunicato di essere nella fase finale delle trattative in esclusiva per l’acquisto da parte Versalis dell’intero pacchetto azionario Novamont.
Cosa fanno Novamont e Versalis. Novamont è una delle aziende leader internazionali nel campo della chimica da fonti rinnovabili, in particolare nell’ambito delle bioplastiche biodegradabili e compostabili. Versalis, invece, è la prima azienda chimica italiana e leader a livello internazionale, la cui strategia è fortemente mirata verso la specializzazione del portafoglio anche attraverso la chimica da fonti rinnovabili. Tramite questa operazione, Eni mira dunque a consolidare la propria presenza nella chimica verde.
Azioni ENI: quotazioni respinte da resistenza a 14 euro, target ribassista a 13,226
Il titolo Eni sembra essere impostato al ribasso nel breve termine, nonostante la performance positiva registrata nella seduta di venerdì (+1,13%). Dopo un’apertura in linea con la chiusura precedente, infatti, le quotazioni hanno intrapreso fin da subito un andamento piuttosto rialzista che le ha portate a realizzare un massimo sul livello 13,768, andando a chiudere sul finale non distante a quota 13,738.
Dopo la violenta discesa che ha caratterizzato l’azione durante i mesi di febbraio e marzo, il successivo recupero non ha permesso di completare l’auspicata configurazione a V di stampo rialzista, ma si è fermato in prossimità della resistenza posta sul livello 14 euro. Situazione che è coerente con un rimbalzo del 61,8% (ritracciamento di Fibonacci) rispetto al già descritto movimento ribassista dei mesi scorsi. A questo punto, quindi, il titolo sembra avere il fiato corto per proseguire la propria corsa e, di conseguenza, necessita di uno storno anche più pronunciato di quello visto in queste ultime giornate. Debolezza che potrebbe estendersi fino a quota 13,226 dove passa l’importante indicatore Supertrend, facente funzione di supporto.
Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è consigliabile al raggiungimento del livello 13,226 (in ottica di rimbalzo), mentre per i trader più aggressivi le posizioni ribassiste potranno essere aperte già alla violazione di quo
© Borsa e Finanza