(Money.it) Il settore insurtech continua a crescere e a ricoprire un’importanza sempre più grande per l’Italia e per il suo ecosistema di imprese, tuttavia rimane ancora ai margini in termini di investimenti rispetto agli altri competitor europei.
Confrontarsi in maniera proattiva con le novità che influenzano il settore è fondamentale per le aziende insurtech che vogliono rimanere competitive sul mercato.
Questo e molto altro è emerso dalla presentazione della quarta edizione del Manifesto di Italian Insurtech Association, un’associazione che raccoglie al suo interno tutti i componenti della filiera assicurativa.
Il Manifesto, che viene puntualmente redatto e pubblicato dal 2020, volge uno sguardo su ciò che è stato fatto nell’anno precedente, tuttavia la sua natura è programmatica, cerca cioè di guardare al futuro per provare a suggerire degli obiettivi utili da perseguire per favorire lo sviluppo del settore.
Il Manifesto, presentato durante l’ultima assemblea dei soci dell’IIA, contiene 7 punti da seguire per essere più competitivi a livello internazionale e soprattutto per accogliere nella maniera adatta le innovazioni che stanno penetrando il settore, come per esempio l’intelligenza artificiale.
Insurtech: un miliardo di euro di investimenti e 100 startup entro la fine del 2023
Raggiungere un miliardo di euro di investimenti è un obiettivo concreto per l’Italian Insurtech Association: nel 2020 sono stati investiti appena 50 milioni, ma nel 2022 la somma è stata ben 9 volte superiore: 450 milioni.
A questo punto, il traguardo di un miliardo è sempre più vicino, raggiungerlo entro la fine del 2023 è un obiettivo concreto che è necessario conseguire per assicurarsi che il settore tenga il passo con gli altri competitor europei.
Per quanto riguarda le startup, il Manifesto sottolinea come nel 2021 gli investimenti per realtà innovative siano stati di appena 20 milioni, mentre nel 2022
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