(Money.it) Il Pil del mondo dipenderà sempre di più da alcuni Paesi: sarà crescita o crisi per l’economia globale?
A dare una ipotetica risposta sono state le stime del FMI, secondo le quali più che la recessione Usa – presunta o reale già nel 2023 – saranno gli sviluppi di alcune nazioni chiave a dettare il ritmo di espansione o di crollo del Prodotto interno lordo mondiale.
Con l’Asia destinata a guidare commercio ed espansione globale, non stupisce che la Cina giochi un ruolo da protagonista per il futuro del mondo. Tuttavia, ci sono anche altri Stati da osservare attentamente perché possono guidare la ripresa.
L’economia globale dipende dalla Cina?
Il primo appunto del FMI degno di nota è sul Dragone. Quest’anno l’economia cinese è partita alla grande, iniziando a riprendersi dai blocchi dovuti al Covid e contribuendo allo stesso tempo a stimolare la crescita globale.
Il Pil ha superato le aspettative degli economisti nel primo trimestre, sostenuto dalla spesa dei consumatori. Il Fondo monetario internazionale ha affermato che la Cina darà il maggior contributo alla produzione globale nei prossimi cinque anni, anche se l’India l’ha superata come nazione più popolosa del mondo.
L’economia cinese è cresciuta nel primo trimestre al ritmo più veloce in un
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