(Money.it) I contratti di espansione in vigore ancora per quest’anno prevedono uno strumento aggiuntivo per accedere al prepensionamento. Strumento che dovrebbe essere prorogato almeno fino al 2025, secondo la bozza del Decreto Lavoro, permettendo così a diverse persone di andare in pensione 5 anni prima.
Non dovrebbero comunque cambiare gli aspetti fondamentali di questa via d’accesso al prepensionamento, per cui i requisiti e le modalità rimarranno le medesime. La proroga dovrebbe quindi favorire tutti coloro in possesso dei requisiti, ma agisce anche in senso più ampio, favorendo il ricambio generazionale attraverso uno specifico meccanismo di assunzioni.
In particolare, questa modalità di prepensionamento consente ai lavoratori che hanno maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata (che si ricordano essere pari a 42 anni e 10 mesi per i lavoratori e 41 anni e 10 mesi per le lavoratrici) di accedere al prepensionamento sulla base degli accordi aziendali. In riferimento alle imprese con più di 50 dipendenti, quindi, i lavoratori idonei potranno usufruire della pensione 5 anni prima del previsto, senza necessitare più di specifici accordi individuali.
Pensione fino a 5 anni prima, ecco cosa prevede il nuovo Decreto Lavoro
In base alla bozza del nuovo Decreto Lavoro, il contratto di espansione dovrebbe essere prorogato fino al 2025, consentendo nel frattempo di assolvere due importanti obiettiv
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