(Money.it) Il testamento non è obbligatorio, infatti in sua assenza il patrimonio del defunto viene suddiviso secondo le regole dettate dal Codice civile in tema di successione. La legge contempla esclusivamente i legami familiari più stretti, senza allargare la cerchia degli eredi come invece può fare il defunto, scegliendo anche estranei o associazioni. Non si tratta, comunque, delle uniche ragioni per cui conviene fare testamento.
Decidere gli eredi: limiti e possibilità
Com’è intuibile, il vantaggio principale del testamento è la scelta personale degli eredi. Nel farlo, bisogna ricordare che gli eredi necessari (coniuge, figli/genitori) non possono essere esclusi dall’eredità, ma questo divieto si esprime nella possibilità dei soggetti citati di impugnare il testamento. Ciò significa che anche il testamento che esclude questi eredi o riduce la quota garantita loro dalla legge viene in un primo momento applicato, peraltro restando tale se gli eredi necessari non intendono impugnarlo. In tal proposito, è bene sapere che una preventiva rinuncia all’impugnazione del testamento non ha alcuna validità, perciò non si tratta di un fattore prevedibile con sicurezza.
Il testamento può essere però molto efficace per escludere dal proprio lascito ereditario altre persone a cui la legge destinerebbe l’eredità se presenti le condizioni, ad esempio i fratelli. La principale utilità del testamento, tuttavia, si dimostra quando si desidera includere nella propria eredità altre persone rispetto a quelle previste dalla successione legale. Con il testamento è infatti possibile lasciare parte dei p
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