(Money.it) Spesso i genitori intestano ai propri figli dei libretti di risparmio, per consentire loro di conservare una certa somma di denaro in modo sicuro. Ecco perché è bene sapere se in questi casi può avvenire il pignoramento, questione che è d’interesse anche per i creditori, i quali magari non hanno altri beni da attaccare.
In genere possono essere sottoposti al pignoramento soltanto i beni direttamente intestati al debitore, in altre parole quelli di cui è proprietario chi ha contratto il debito (anche se le conseguenze possono effettivamente danneggiare altre persone). Questo principio vale anche per i conti correnti e gli strumenti di risparmio, ma quando sono intestati a dei minori – presumibilmente i figli del debitore, altrimenti la questione non si porrebbe – sorgono dei comprensibili dubbi.
In effetti, il libretto di risparmio intestato a un minorenne è formato da soldi che non provengono direttamente da lui, bensì da altre persone (uno o entrambi i genitori) che ve li versano. Chiedersi se il conto corrente del minore può essere pignorato è quindi come chiedersi se i genitori conservino la proprietà dei soldi versati in favore dei figli minorenni.
Pignoramento del libretto di risparmio del minore: di chi sono i soldi?
Riguardo al libretto di risparmio, così come al conto corrente o qualsiasi altro genere di bene, ciò che conta è la titolarità e non la provenienza del denaro in sé. In caso di libretto intestato al minore è perciò quest’ultimo l’unico proprietario del denaro contenuto
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