(Money.it) Il Decreto siccità è stato ufficialmente approvato il 6 aprile dal Consiglio dei ministri. Il Governo Meloni sembra aver trovato la quadra per poter affrontare in maniera celere l’emergenza siccità che sta affliggendo il nostro paese con risultati devastati. Basti pensare che il Po ormai si trova ai minimi storici, se non a livello siccitoso, così come il lago Trasimeno in Umbria ristagna ai livelli più bassi dal 2019.
Un provvedimento atteso con trepidazione dalle associazioni ambientaliste e dalle istituzioni. Stando a quando si apprende dal Dl, il Governo istituirà una Cabina di regia interministeriale, presieduta dalla premier (Giorgia Meloni) o dal ministro delle Infrastrutture (Matteo Salvini).
Ma non solo. Centrale sarà la figura del Commissario straordinario per la scarsità idrica, figura di raccordo tra la Cabina di regia e realtà locali. Ancora, il Decreto prevede multe da migliaia di euro per chi utilizza senza autorizzazione l’acqua pubblica. Decreto per il quale il Governo ha già stanziato 8 miliardi di euro dei quali una buona parte proviene dai fondi del Pnrr – come riporta il Corriere.
Data l’emergenza idrica che si trova ad affrontare l’Italia intera, è fondamentale sapere cosa prevede il decreto. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Allarme siccità, cosa prevede il decreto: il commissario straordinario
Il Governo non è rimasto sordo all’allarme siccità lanciato dagli esperti in questi mesi. A causa del riscaldamento globale e alle carenze delle infrastrutture l’Italia, specialmente alcune regioni, si è ritrovata ad affrontare una grave emergenza idrica e per questo il decreto siccità risulta essere quanto mai necessario.
Per poter prevenire e cercare di contrastare la siccità, nel decreto è prevista l’istituzione di una cabina di regia, la quale entro 30 giorni dovrà effettuare una ricognizione delle opere più urgenti da fare. A realizzare d’urgenza gli interventi stabiliti dalla Cabina di regia sarà il Commissario straordinario nazionale, una figura dotata di pieni poteri che farà da ponte tra la Cabina e le realtà locali. La facoltà di ricorrere ai poteri sostitutivi del Commissario sarà comunque sottoposta a delibera del Consiglio dei ministri
Il Commissario straordinario dovrebbe rimanere in carica fino a dicembre 20
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