(BorsaeFinanza.it) Johnson & Johnson è in salita nelle contrattazioni pre-market a Wall Street, dopo aver accettato di pagare 8,9 miliardi di dollari per mettere la parola fine alle innumerevoli cause legali sul talco per bambini Baby Powder. La cifra è circa 4 volte e mezzo l’offerta originale che era stata fatta dalla casa farmaceutica statunitense di 2 miliardi di dollari.
Secondo l’accusa, il prodotto di J&J sarebbe cancerogeno, contenendo tracce di amianto. Nel frattempo l’azienda ha scaricato la responsabilità sulla controllata LTL Management, che ieri ha presentato istanza di protezione fallimentare per la seconda volta facendo ricorso al Chapter 11 proprio per facilitare l’accordo.
Se l’accordo sarà approvato, diventerebbe il più grande nella storia in merito alla responsabilità su un prodotto. J&J ha precisato che quanto concordato non sia un’ammissione di illecito, ma che risolvere i casi nel sistema giudiziario civile richiederebbe decenni e imporrebbe costi significativi alla società. “Risolvere questa questione attraverso il piano di riorganizzazione proposto è sia più equo che più efficiente, consente ai richiedenti di essere risarciti in modo tempestivo e consente all’azienda di rimanere concentrata sul nostro impegno p
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