(Money.it) Da alcune settimane il mondo finanziario sta vivendo un momento non facile. Tutto è partito con il fallimento della Silicon Valley Bank negli Stati Uniti. Un evento che si pensasse non avesse conseguenze per l’economia europea ed invece la prima a cadere è stata la banca svizzera Credit Suisse, salvata solo grazie all’intervento di Ubs. Poi la turbolenza ha colpito la Deutsche Bank che ha portato le borse europee ko, 1,6 miliardi di capitalizzazione bruciata da Deutsche e oltre 30 miliardi dall’indice delle banche europee.
Eppure prima del fallimento della Silicon Valley Bank gli analisti erano convinti che l’economia stesse andando bene ed era in netta ripresa con il Pil globale che viaggiava su stime di un +3% annuo. Nei paesi industrializzati il mercato del lavoro era tornato ad esplodere. Cosa accadrà ora dopo le turbolenze delle scorse settimane? L’economia mondiale potrebbe crollare?
Sono due le preoccupazioni degli economisti
Prima del caos bancario la situazione finanziaria globale era rosea e tranquilla. Oggi le prime stime mostrano ancora una scarsa incidenza della crisi sulla crescita dell’economia. Attualmente le previsioni indicano una crescita del 3,4%, rispetto al 3,7% prima del crollo di Svb. Ma è ancora p
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