(BorsaeFinanza.it) Inserire lo champagne tra i propri investimenti? In apparenza una scelta bizzarra, nella pratica un’alternativa sempre più diffusa tra coloro che vogliono diversificare i propri portafogli. E non è solo una questione di gusto. Negli ultimi anni il pregiato vino francese ha attratto sempre più l’interesse degli investitori. Prendendo in considerazione l’indice Liv-Ex Champagne 50, che traccia l’andamento dei prezzi per le ultime annate di una dozzina di marchi top, i rendimenti sono stati superiori rispetto all’oro e alle azioni americane comprese nell’S&P 500.
Secondo gli esperti del settore, sono diverse le ragioni che hanno portato gli investitori verso un bene che può essere considerato di lusso. Innanzitutto, l’interesse iniziato parecchi anni fa, quando si è realizzato che alcuni esempi di prodotto erano sottovalutati. “Un catalizzatore è stato il rilascio della straordinaria annata 2008”, ha affermato Robbie Stevens di Liv-Ex, “e poi la sfilza di grandi annate che sono seguite: 2012, 2013 e 2014”. A quel punto “gli investitori si sono entusiasmati, poi hanno guardato indietro per fare scorta delle annate precedenti”, ha aggiunto.
In secondo luogo, si è creato come un timore che il riscaldamento globale possa influire sulla qualità nelle future annate. Quindi, meglio comprare ora. Infine, vi è la fiducia proprio per il potenziale di investimento dello champagne. “Rimane un’icona del lusso in un mondo dove c’è stata un’esplosione di ricchezza”, ha affermato Tom Gearing, amministratore delegato di Cult Wines, una s
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