(Money.it) La Cina è storicamente una nazione che impiega un controllo capillare sui cittadini adottando un’ampia politica di censura. Ne abbiamo avuto prova anche durante le fasi più acute della pandemia da covid-19 quando dal paese asiatico non sono mai arrivati numeri certi sul contagio né tantomeno sull’origine delle stessa.
L’ultima vittima da parte della censura delle autorità è un film che vede protagonista uno dei personaggi Disney più amati al mondo: Winnie The Pooh. La pellicola horror «Winnie the Pooh: blood and honey» diretta dal regista Rhys Frake-Waterfiled pare stia riscontrando diverse difficoltà ad essere proiettata nelle sale cinematografiche di Hong Kong. Ufficialmente per motivi tecnici, ma sono in molti a sospettare che lo stop sia stato dettato da una decisione del governo cinese. Il motivo? l’eccessiva somiglianza con il presidente Xi Jinping.
Non è la prima volta che l’orsacchiotto viene accostato nella forma e movenze al leader cinese. Già in passato ha destato l’attenzione della censura per l’associazione al
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