(Money.it) In questi giorni è stato riscontrato un aumento dei contagi da streptococco. I giornali che si occupano della Regione Lazio e di Roma hanno parlato di “boom di contagi”. La situazione rischia però di congestionare gli ospedali.
Il pediatra dell’Istituto per la salute del bambino e dell’adolescente dell’ospedale Bambino Gesù (OPBG) di Roma ha voluto sottolineare come la preoccupazione dei genitori per la febbre nei figli abbia portato a un numero crescente di famiglie in attesa al pronto soccorso. Le notizie allarmanti, spiega il pediatra, stanno facendo aumentare la preoccupazione, ma questa è una situazione che andrebbe gestita a livello locale e non all’ospedale.
I pediatri sono capaci di cogliere i sintomi e ricondurli a un’infezione di streptococco di tipo A (l’unico che va trattato con un antibiotico), ma in caso di incertezza si può effettuare un tampone. Anche in questo caso però è meglio rivolgersi al pediatra, perché il tampone va effettuato in un determinato modo – sulle tonsille – per ottenere il giusto risultato e non rischiare falsi negativi.
Contagi di streptococco in aumento: cosa dicono i medici
Il 2023 si è aperto con un allarme streptococco lanciato dai giornali. A Roma, in particolare, ci sarebbe un vero e proprio boom di contagi e i più colpiti sono i bambini. Siamo di fronte a una patologia trasmissibile che colpisce soprattutto i piccoli e gli adole
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