(Money.it) L’inflazione in Italia mostra una doppia faccia. E, purtroppo, la lettura dei dati di febbraio conferma che una emergenza prezzi c’è ancora e l’allarme per le famiglie non è affatto rientrato.
I dati Istat definitivi sull’andamento mensile e annuale dell’IPC (indice dei prezzi al consumo) di febbraio hanno svelato che “la fase di rapido rallentamento dell’inflazione (scesa a +9,1%)”, ma il carrello della spesa ha ripreso a correre.
Questo significa che la pressione sui prezzi non si sta placando e le famiglie restano alle prese con un potere di acquisto indebolito. Non solo, proprio nel giorno di riunione della Bce, la lettura offre un ulteriore spunto all’Eurotower per alzare ancora i tassi.
Inflazione in Italia: l’allarme c’è per il carrello della spesa
I numeri Istat sui prezzi al consumo in Italia nella lettura definitiva di febbraio parlano chiaro: +0,2% a livello mensile e +9,1% su base annua, in rallentamento dal +10,0% nel mese precedente e dalla stima preliminare di un +9,2%.
Buone notizie? Non del tutto e per trovare segnali preoccupanti basta osservare l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, in accelerazione da +6,0% a +6,3% e quella al netto dei soli beni energetici passata da +6,2% a +6,4%.
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