(Money.it) Avere il curriculum falso non è cosa da poco. Si tratta di un vero proprio reato e più nel dettaglio di una truffa nei confronti del proprio datore di lavoro.
Eppure, spesso si sottovalutano le conseguenze pensando che mentire sul voto di laurea o sulle competenze effettive non sia un problema o un comportamento grave. Invece, il datore di lavoro dal canto suo può rendersi conto – durante il periodo di prova- che le competenze del dipendente non rispecchiano quelle scritte sul CV. Cosa succede e quali sono i rischi per chi ha un curriculum falso?
Curriculum falso è reato: quali sono i rischi
Siamo onesti, chi non è mai stato tentato di truccare il proprio curriculum vitae? Si tratta, difatti, di una pratica molto diffusa; spesso però un’alterazione – anche se può sembrare di poco rilievo – può portare a conseguenze gravissime, fino al licenziamento.
Infatti falsificare il proprio CV è un vero e proprio reato, precisamente una truffa nei confronti del datore di lavoro. Quindi non è mai lecito dichiarare competenze che non si possiedono, titoli mai ottenuti, mentire sui voti o alterare le date.
Le conseguenze di questo comportamento possono
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