(Money.it) Il segretario generale della Uil ha affermato che gli aumenti degli stipendi per i dipendenti pubblici non saranno. La motivazione è: non ci sono soldi. In seguito all’incontro fra il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo e i rappresenti sindacali, è giunta la notizia e la sua motivazione sull’assenza degli aumenti.
Ha preso parola Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, che all’agenzia Ansa dopo l’incontro con il ministro della Pa Paolo Zangrillo, ha confermato che non ci saranno aumenti di stipendio per milioni di lavoratori e lavoratrici pubblici nel 2023. La notizia è che non ci sono soldi e che i contratti dei dipendenti pubblici resteranno fermi sicuramente quest’anno e per i primi mesi dell’anno prossimo. “Quindi questo governo e il ministro, ci ha detto oggi che non ci sono soldi per i dipendenti pubblici”, ha riportato l’Ansa.
La richiesta dei sindacati sull’urgenza degli aumenti non ha ricevuto risposta, così anche i ritardi nei Trattamenti di fine rapporto e di fine Servizio (Tfr e Tfs) e il problema dei precari in alcuni settori, come quello scolastico. Ecco cosa sappiamo fino a questo momento.
Stipendi non aggiornati: niente aumenti pe
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