(Money.it) Lo spettro di una terza guerra mondiale aleggia con sempre più insistenza sopra i cieli del Vecchio Continente e la Nato, ormai parte in causa nel conflitto che da più di un anno va avanti in Ucraina, non vuole farsi trovare impreparata.
Nel Mediterraneo infatti è in corso Dynamic Manta 2023, l’annuale maxi esercitazione della Nato iniziata lo scorso 27 febbraio e che andrà avanti, con l’impiego di aerei da guerra, droni e sottomarini nucleari, fino al prossimo 16 marzo a largo delle coste della Sicilia Orientale.
Nel dettaglio sono impegnati come riporta il sito della Difesa “dieci Nazioni alleate, tre diversi Comandi NATO coinvolti (COMSUBNATO, COMMARAIRNATO, SNMG2); cinquemila militari, dieci elicotteri, dieci navi, sei sommergibili, dieci aerei e personale di dieci nazioni alleate sono convenuti nel Mar Mediterraneo centrale per addestrarsi alla lotta anti sommergibile (Anti Submarine Warfare – ASW) e alla lotta contro i mezzi di superficie”.
Una esercitazione la Dynamic Manta 2023 che, alla luce del pericolo di una terza guerra mondiale come conseguenza del pantano ucraino, assume un contorno particolare quest’anno come evidenziato anche dal controammiraglio Stephen Mack, comandante della forza subacquea della componente m
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