(Money.it) Il vicino di casa tiene la musica troppo alta e disturba il sonno, spaventa gli animali domestici o rende impossibile lo svolgimento delle attività quotidiane. Qual è il limite entro cui un comportamento simile può essere sopportato? Ecco quali sono le previsioni della legge e come è possibile difendersi.
Quali sono i limiti della musica del vicino?
Per capire oltre quale soglia la musica del vicino non può essere sopportata e si può intervenire legalmente bisogna richiamare il concetto di normale tollerabilità. Si tratta di una convenzione giuridica, necessaria appunto a definire i limiti entro cui il rumore, ma anche le altre immissioni, possono essere sopportate.
Evidentemente, infatti, non si può semplicemente vietare a chi ha dei vicini di casa di limitare completamente le immissioni, ad esempio di non ascoltare la musica. Un provvedimento del genere, com’è intuibile, limiterebbe la libertà personale di tutti e impedirebbe di godere dell’abitazione e della sua funzione senza condizionamenti. Ecco perché si definisce la soglia di normale tollerabilità, indicando con questo termine una quantità di immissioni rilevante ma non abbastanza da poter giustificare una richiesta di cessazione.
Le libertà rispettive dei vicini di casa devono necessariamente coesistere in un rapporto equilibrato, per questo motivo è implicita una certa sopportazione reciproca, che si potrebbe definire come il semplice quieto vivere. Una forma di tolleranza che in effetti attiene a tutti i campi di una vita sociale ordinata e non è pertanto evitabile. In sostanza, si possono adire le vie legali soltanto quando la musica proveniente dall’abitazione del vicino è così alta da superare la soglia di normale tollerabilità.
Come si stabilisce la normale tollerabilità?
Per natura stessa del concetto di norm
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