Il Bonus Chef, che era rimasto bloccato per quasi due anni, è finalmente pronto a partire: le domande per il credito d’imposta destinato ai cuochi professionisti che lavorano presso alberghi e ristoranti (un’agevolazione pensata per il settore della ristorazione nata nell’ottica anti-Covid) potranno essere presentate al Ministero delle Imprese e del Made in Italy dal 27 febbraio al 3 aprile 2023.
Il link per accedere alla procedura telematica è disponibile sulla pagina del sito del MiSE dedicata al Bonus Chef.
https://www.mise.gov.it/it/incentivi/credito-dimposta-per-cuochi-professionisti
Spese ammissibili per questo bonus
Il bonus copre le spese per attrezzature, materiali e formazione sostenute nel 2021 e nel 2022, con un massimo di 6.000 euro per beneficiario.
Le risorse totali a disposizione sono di 3 milioni di euro, suddivise nel triennio 2021-2023. L’agevolazione è concessa ai sensi del regolamento “de minimis” e può coprire fino al 40% del costo delle spese ammissibili.
Il provvedimento del MiSE dello scorso luglio già prevede i requisiti e le procedure per l’accesso al credito d’imposta destinato ai cuochi professionisti, nonché i documenti richiesti e le regole sui controlli.
Beneficiari e opportunità
Possono accedere al credito d’imposta i cuochi professionisti che hanno lavorato come dipendenti subordinati di alberghi e ristoranti con un contratto attivo (in tutto o in parte) nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, oppure i lavoratori autonomi a partita IVA che hanno svolto attività di cuoco professionista presso le stesse strutture nello stesso periodo (in tutto o in parte). È inoltre necessario essere residenti o stabiliti in Italia ed essere nel pieno godimento dei diritti civili.
Le spese per attrezzature e formazione degli chef che accedono al bonus devono essere state pagate in modo tracciabile utilizzando un conto corrente intestato al beneficiario. Rientrano tra le spese ammissibili:
- l’acquisto di macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura di prodotti alimentari;
- l’acquisto di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione;
- la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.
Per i macchinari di classe energetica elevata si applicano le seguenti regole:
- A, B e C per macchinari etichettati su scala da A a G;
- A+, A++ e A+++ per macchinari con etichettatura su scala da A+++ a D;
- A+, A++ e A+++ per apparecchi di cottura con etichettatura su scala da A+++ a G.
Le spese devono essere state pagate tramite conti correnti intestati al beneficiario e con modalità tracciabili. Non sono ammissibili le spese per imposte e tasse. L’IVA è agevolabile solo se rappresenta un costo effettivo non recuperabile.