(Money.it) È notizia di questi giorni che a un giovane di 17 anni di Tezze sul Brenta è stato scoperto un raro caso di meningite. Questa particolarità sta facendo lottare tra la vita e la morte il ragazzo, ma i medici sanno con cosa hanno a che fare: meningite da meningococco di tipo B.
Le meningiti in genere guariscono quasi sempre da sole e hanno un tempo di malattia attiva tra i 7 e i 10 giorni. Negli anziani e nei bambini molto piccoli è frequente la meningite pneumococcica, mentre la meningite meningococcica è più tipica degli adolescenti. Esistono, spiega Roberto Cauda, infettivologo del Policlinico Gemelli di Roma, 17 diversi gruppi di meningococco, ma solo 5 causano meningite e altre gravi malattie.
L’incidenza in Italia della meningite da meningococco è minore rispetto al resto d’Europa, ma ogni anno vengono segnalati comunque circa 200 casi, pari a 3 casi ogni milione di abitanti. Si tratta di una piuttosto bassa rispetto alla media europea che, al contrario, è 14 ogni milione di abitanti. Il 50% di tutti i casi di meningite meningococcica si riscontra proprio negli adolescenti con età inferiore a 17 anni.
Che cos’è la meningite batterica, quali sono i sintomi, come riconoscerli e come curarli. Ecco tutto ciò che c’è da sapere sulla meningite batterica.
Cos’è la meningite batterica?
Per meningite batterica si intende un’infiammazione che si sviluppa sugli strati di tessuto che rivestono il cervello e il midollo spinale ed è causata da batteri. Infatti cervello e midollo sono rivestiti da strati di tessuto (tre strati) chiamati meningi. L’encefalo è ricoperto da diversi
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