(Money.it) La data driven economy è basata sull’utilizzo di grandi quantità di dati e di analisi per prendere decisioni. È l’evoluzione in digitale del contesto in cui le decisioni aziendali venivano prese principalmente in base all’esperienza e alla conoscenza accumulata dal management.
Presupposti della data driven economy, quindi, sono la raccolta e l’utilizzo di grandi quantità di dati provenienti da più fonti, aziendali ed esterne (gestionali e social media).
Si tratta di informazioni strutturate (prevalentemente interne all’azienda) e destrutturate (provenienti da un mix di piattaforme e media) che possono essere analizzate per capire trend, relazioni e modelli, fare previsioni e prendere decisioni informate, basate sui dati.
Alla base della data driven economy ci sono quindi le convinzioni che i dati possano aiutare le aziende a identificare le esigenze di business, a sviluppare prodotti e servizi, a identificare i trend, a prevedere la domanda futura, a monitorare le proprie prestazioni e a identificare le aree in cui possono migliorare.
Abbiamo parlato di data driven economy con Fabiano Sileo, tecnico esperto di business intelligence e divulgatore della cultura del dato, con lo scopo proprio di chiarirne gli aspetti di base.
Nella videointervista con Fabiano Sileo abbiamo affrontato una serie di questioni: cosa significa essere data driven e quali sono gli obiettivi? Quali
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