(Money.it) La situazione rialzista sui mercati azionari potrebbe non essere confermata per i mesi a seguire, così come i dati sull’inflazione non sembrano essere rassicuranti per molti investitori. Al contempo però le materie prime mostrano prospettive interessanti, anche se dovranno essere confermate dagli sviluppi sia di politica bancaria che di scenari macro.
Infine, anche le obbligazioni tornano a essere per molti un asset importante da tenere in portafoglio. Ma cosa potrebbe sfuggire ad analisi e investitori?
Ne parliamo con Walid Koudmani Chief Market Analyst di XTB online trading.
D: Proseguirà questa forte tendenza rialzista dei mercati azionari nel corso dei prossimi mesi?
R: Molto dipenderà dalla situazione geopolitica e dalla politica monetaria e fiscale delle principali banche centrali, che sempre più hanno un impatto sull’andamento dei mercati e dell’atteggiamento degli investitori nei confronti degli asset rischiosi. Ultimamente abbiamo notato una tendenza rialzista per i mercati azionari globali con qualche interruzione che si è rivelata di breve durata mentre spuntano incertezze relative ai dati macro preoccupanti. Indici come il Dax e L’S&P500 sono in rialzo dall’inizio del 2023 sebbene abbiano trovato resistenze importanti che per il momento faticano a superare. Questi potrebbero essere sostenuti da una politica monetaria più accomodante del previsto e da un calo dell’inflazione superiore alle aspettative ma allo stesso tempo potrebbero essere impattati in modo negativo dallo scenario opposto che resta comunque alquanto probabile.
D: L’inflazione scende poco in USA. Dovremmo aspettarci aumenti dei tassi ancora più forti?
R: Non è un segreto che la Fed
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