(Money.it) La storica figura di Alberto Sordi, il grande attore romano scomparso il 24 febbraio 2003, è sempre stata avvolta da un’aura particolare, prima dovuta al suo grande successo poi alle torbide questioni ereditarie che hanno coinvolto membri della sua famiglia e uomini di sua fiducia.
Dalla ricostruzione dei suoi averi alle contese legali per l’assegnazione di beni, la storia del patrimonio di uno dei più importanti volti degli schermi italiani desta ancora oggi grande curiosità e attenzione fra i più nostalgici.
Per comprendere al meglio gli sviluppi più recenti del caso, facciamo un passo indietro e arriviamo fino all’ultimo processo.
A quanto ammonta il patrimonio
Le vicende attorno all’eredità Sordi iniziano dopo il suo addio. Morto all’età di 82 anni a causa di un tumore ai polmoni ormai vent’anni fa, l’attore affidò tutti i suoi averi alla sorella Aurelia, morta poi all’età di 97 anni.
Nel 2019 il Sole24Ore aveva provato a ricostruire una panoramica del lascito facendo diverse stime. Dalle ricostruzioni del tempo sappiamo in particolare che, quando è stato aperto il testamento di Aurelia Sordi nell’ottobre del 2014, si parlò di 30 milioni di euro. La testata riporta inoltre come «il fondo di dotazione della fondazione risulta di 21,225 milioni, il patrimonio netto al 31 dicembre 2017 è di 21,077 milioni» mentre «nell’elenco dei beni trasmessi all’ente comparivano quattro conti correnti e due portafogli titoli, il 100% delle quote della società Aurelia cinematog
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