(QuiFinanza.it) Tra i vari ambiti in cui ha introdotto cambiamenti, la Manovra 2023 ha modificato anche il settore delle aliquote IMU, l’Imposta Municipale Unica sul possesso di immobili, aree edificabili e terreni agricoli.
Finora le aliquote venivano confermate in automatico di anno in anno, in assenza di diversa delibera entro i termini stabiliti. Con la Legge di Bilancio, invece, i Comuni che intendono diversificare le aliquote devono rifarsi ad appositi prospetti approvati per decreto ministeriale. Ogni anno però si presentano dubbi e interrogativi su chi vede versare l’imposta e chi invece è esonerato (in arrivo una stangata da 2.435 euro: quanto pagheremo di più cibo, IMU, TARI e mutui).
IMU, in cosa consiste e quando pagare
Introdotta nel 2012, dopo soltanto un anno si è deciso che l’IMU non dovesse essere applicata sull’abitazione principale non di lusso (A/1, A/8 e A/9). Al netto delle numerose modifiche registrate nel corso di un decennio, l’imposta non è dovuta per la prima casa, cioè sull’unità immobiliare in cui abitano stabilmente e risiedono anagraficamente il proprietario e i componenti del suo nucleo familiare.
Con la sentenza 209 del 2022 della Corte Costituzionale, inoltre, l’IMU non si applica neanche sulla seconda casa se i coniugi hanno residenze diverse (allarme mutui e prestiti impazziti: le simulazioni su casa, auto e elettrodomestici).
Per quanto riguarda il pagamento, lo schema è piuttost
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