Le famiglie si devono preparare ad affrontare l’ennesima stangata su mutui. È questa, in estrema sintesi, la prima conseguenza della decisione del Consiglio direttivo della Bce, che ha scelto di proseguire con la lotta all’inflazione e ha alzato nuovamente i tassi di riferimento di 50 punti, con un aumento dello 0,5% del costo del denaro.
Questa, dallo scorso mese di luglio, è la quinta stretta consecutiva.
Il board della Bce ha giustificato la propria decisione, mettendo in evidenza che questa scelta ha lo scopo di combattere l’inflazione, che ad oggi rimane troppo elevata.
In questi mesi molte critiche si sono mosse da molti governi – anche da quello italiano -, ma la Banca Centrale Europea ha confermato la propria intenzione di reagire con dei metodi monetari.
Grazie al nuovo ritocco, i tassi d’interesse sulle operazioni di rifinanziamento, su quelle di rifinanziamento marginali e sui depositi presso la Bce i tassi, dal prossimo 8 febbraio, saliranno rispettivamente al 3,00%, al 3,25% e al 2,50%.
Mutui, un aumento con il p
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