Casa green: questa è la novità, che arriva direttamente dall’Unione europea e che, nel corso dei prossimi anni, diventerà una vera e propria stangata per i contribuenti. Bruxelles, infatti, sembra proprio aver adottato un approccio orientato a scaricare direttamente sulle tasche dei cittadini i costi della transizione ecologica. Promuovendo, in un certo senso, una visione classista: chi la possibilità di farlo si adegua, gli altri si arrangiano.
Nel 2035 i viaggiatori si dovranno confrontare con lo stop delle auto a benzina e diesel. Nel frattempo i consumatori devono affrontare il problema degli aumenti delle bollette, determinati da delle scelte energetiche troppo spesso errate.
L’ultimo bersaglio dell’Ue è la casa, al centro di una direttiva sull’efficientamento energetico, della quale si discute da parecchio tempo, ma che adesso potrebbe essere approvata dalla Commissione Energia del Parlamento europeo il prossimo 24 gennaio.
Il testo della direttiva – al momento ancora in fase di trattative – prevede che entro il 1° gennaio 2030 le case dovranno essere in classe energetica E. Dovranno poi raggiungere la D entro il 2033 ed essere ad emissione zero nel
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