Tra la crisi energetica, il vertiginoso aumento del prezzo del gas e la guerra in Ucraina, nel 2022 torna il carbone. Il combustibile fossile più inquinante ha battuto ancora una volta i record, nonostante l’impegno globale preso alla COP26 di Glasgow per ridurne il consumo globale, anche spinti dalla congiuntura economica che per alcuni periodi è tornata a essere più conveniente del gas. D’altra parte, l’industria persegue ostinatamente piani per espandere miniere e centrali elettriche, con metà delle 1.000 aziende più importanti del mondo che pianificano di espandere la propria attività nei prossimi anni e un progetto di centrale termica a carbone da 476 GW.
Consumo di carbone volante
Il consumo globale di carbone non è mai stato così alto come nel 2022. Secondo l’IEA, l’Agenzia Internazionale per l’Energia, abbiamo superato per la prima volta gli 8.000 milioni di tonnellate (8.025 Gt), rispetto al precedente record del 2013 (7.997 Gt). . A livello globale, la domanda è aumentata dell’1,2% rispetto al 2021, di cui +2% per il carbone per la produzione di energia elettrica e circa -1% per uso industriale.
L’Europa torna al carbone
Il vecchio continente ha contribuito a questa crescita. Dopo l’invasione russa dell’Ucraina e la corsa all’indipendenza energetica da Mosca, molti paesi dell’UE hanno deciso di riaccendere le centrali elettriche. Italia compresa. A livello europeo, la crescita del consumo di carbone è stata del 6%, ovvero 29 milioni di tonnellate in più rispetto al 2021. Il secondo balzo dell’anno, dietro solo all’India, dove si è registrato un +7%. Va detto che, nonostante la crescita, l’Ue è ancora al di sotto del valore del 2019, ultimo anno pre-pandemia: 478 milioni di tonnellate quest’anno contro i 487 milioni di 4 anni fa.
L’Italia riaccende le centrali elettriche
L’Italia è passata al carbone anche per sostituire parte dei 29 miliardi di metri cubi di gas che importavamo dalla Russia fino all’anno scorso. Nei primi 9 mesi del 2022, secondo Nomisma Energia, la produzione di energia elettrica da carbone è aumentata dell’82% rispetto allo stesso periodo del 2021, raggiungendo i 21 TWh. L’ultimo rapporto di Terna mostra ad ottobre un balzo del 56,6% rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
Ticket anche per la produzione e generazione di energia elettrica.
Il 2022 si è concluso con una leadership assoluta di livello mondiale sia nell’estrazione del carbone che nella generazione di energia elettrica da questa fonte fossile. Sempre secondo l’AIE l’incremento annuo della produzione è dell’1,8% e raggiunge i 10.339 TWh in termini assoluti. Allo stesso tempo, la produzione cresce fino al 5,4%, raggiungendo le 8.318 Gt annue.