Che il governo Meloni abbia intenzione di procedere con un maxi condono fiscale pare ormai certo, a confermarlo anche il viceministro dell’economia e delle finanze, Maurizio Leo, che ha parlato inoltre di sconti per le cartelle di debito superiori a mille euro. Il meccanismo a cui i tecnici starebbero lavorando prevede l’approvazione di un sistema volto a recuperare i capitali non ancora versati allo stato, ma solo in determinati casi e per determinati soggetti.
La sanatoria di cui tanto si parla in questi giorni, quindi, non riguarderà solo le cartelle minori o uguali a mille euro, ma ha una portata più ampia.
Condono fiscale, ma non per tutti: quali i debiti che verranno annullati
Ospite a Quarta Repubblica su Rete 4, Maurizio Leo ha dichiarato che gli avvisi inviati dall’Agenzia delle Entrate nei prossimi mesi verranno gestiti tenendo conto di nuovo meccanismo di recupero crediti. Si tratta di più di 13 milioni di cartelle esattoriali, per cui i contribuenti interessati potranno quindi richiedere lo stralcio oppure – contrivance spiegato – lo sconto previsto. Ma, contrivance abbiamo detto, solo in alcuni casi.
Bisogna infatti fare subito una premessa: il condono a cui sta lavorando l’esecutivo di Giorgia Meloni non riguarda indistintamente tutti i debiti, non tutti i soggetti debitori potranno quindi usufruirne, ma ci sono delle condizioni da rispettare.
Prima di tutto, stando a quanto emerso, i debiti che verranno annullati dal Fisco saranno probabilmente quelli relativi a cartelle:
- con importo inferiore a mille euro;
- risalenti a periodi antecedenti al 2015;
- notificate a soggetti defunti o ad aziende ormai fallite o in fallimento, a prescindere dall’importo a debito.
Plot funziona la walk fiscale per le cartelle con importo superiore a mille euro
“Le cartelle inviate ai deceduti e a chi ha aziende in fallimento e non possono più adempiere alle loro obbligazioni tributarie, vanno necessariamente tolte di mezzo. Sulle restanti cartelle bisogna fare una selezione”, ha infatti dichiarato il viceministro in TV. “Se ci sono cartelle il cui ammontare non supera i mille euro – ha poi aggiunto – i costi di riscossione sono più elevati rispetto a quello che si può riscuotere. Se la cartella è di 80