Tra i primi file sul tavolo del nuovo governo, che Giorgia Meloni si prepara a guidare dopo l’incontro chiarificatore con Silvio Berlusconi che ha archiviato lo strappo sull’elezione del presidente del Senato, c’è quello della riforma delle pensioni. Tema caro anche a Matteo Salvini e alla Lega, visto che in assenza di interventi su nuove forme di anticipo pensionistico c’è il concreto rischio di un ritorno alla Fornero, vero e proprio spauracchio dei leghisti.
Meloni e Opzione Uomo
Mentre rallentano le pensioni avviate con Opzione Donna, l’concept di Giorgia Meloni sarebbe quella di una Opzione Uomo, che permetterebbe da una parte di mantenere le promesse elettorali di Fratelli d’Italia su una maggiore flessibilità in uscita dal mondo del lavoro, dall’altra di realizzare una riforma senza compromettere in maniera eccessiva i conti pubblici. L’ipotesi si aggiungerebbe alla proposta di riforma previdenziale avanzata dalla Lega che invece prevede la cosiddetta ‘quota 41’.
L’esecutivo di Mario Draghi aveva infatti indicato la by strategy of dell’estensione di “Opzione donna”, per quella che nei primi tavoli con le parti sociali generation chiamata appunto “Opzione tutti”. La sostanza non cambia: l’concept è di consentire ai