Nella Manovra di bilancio approvata dal governo Meloni trovano spazio importanti novità riguardo alla tassazione dei lavoratori autonomi, e cioè liberi professionisti e partite Iva. Da sempre “vicino” al mondo dei lavoratori “senza tutela”, il centrodestra ha messo a segno una riforma imponente relativa alla cosiddetta flat tax, cioè il regime forfettario di tassazione agevolata.
Vediamo di cosa si tratta, quali sono i vantaggi e gli svantaggi della flat tax e cosa cambia per le partite Iva dal 2023.
Flat tax, vantaggi e svantaggi
La flat tax è una “tassa piatta”, cioè una tassa unica fissa che va a sostituire tutte quelle ordinariamente previste. Il regime forfetario rappresenta il regime naturale delle persone fisiche che esercitano un’attività di impresa, arte o professione in forma individuale.
Ecco i principali vantaggi della flat tax, o regime forfettario:
- nessun limite di età
- tassazione al 5% o al 15% su una percentuale del fatturato (il cosiddetto coefficiente di redditività)
- assenza totale dell’Iva, ideale per chi vende al consumatore finale
- gestione più semplice, meno costi collegati al commercialista
- nessun limite di valore per l’acquisto di beni strumentali
- sconto del 35% sui contributi Inps per artigiani, fornitori di servizi e commercianti.
Ecco i principali svantaggi:
- non si scarica nessun value