Lo so che la metro stressa soprattutto quando piove ed è domenica e tu vorresti solo arrivare a casa a rilassarti ed invece orde di turisti popolano la linea della metto già in ritardo. Ma oggi per favore vedi il tuo posto a quell’anziano che è lì affaticato e in piedi e fatica a reggere l’equilibrio. Si, dovresti farlo tutti i giorni, ma oggi fallo. Perché? È la Giornata Mondiale della Gentilezza. Quel sentimento che sembra sparire nel vocabolario delle giovani generazioni e che invece dovremmo difendere.
La Giornata Mondiale della Gentilezza: Perché si festeggia oggi?
È stata istituita nel 1998 dal World Kindness Movement (che promuove il potere positivo della gentilezza) che ha come obiettivo quello di ispirare atti di gentilezza generosità e altruismo “per creare un mondo più gentile”.
Nel 2000 hanno aderito all’organizzazione 27 paesi da tutto il mondo, tra cui l’Italia. I rappresentanti di ogni paese membro firmano periodicamente contratti per discutere di progetti di assistenza reciproca, scambio e sviluppo sostenibile.
Forse l’intero significato di questo anniversario è racchiuso in una frase attribuita a Ludwig van Beethoven, che dice: “Non conosco altro segno di superiorità in un uomo che quello della gentilezza”. La data del 13 novembre è stata scelta perché segna il giorno della conferenza del World Kindness Movement tenutasi a Tokyo nel 1997, in cui è stata firmata la Dichiarazione di gentilezza.
I 27 Paesi che hanno aderito al Movimento sono chiamati a confrontarsi principalmente sui temi dello sviluppo sostenibile in Assemblea Generale, che ha adottato il motto “Proteggerò me stesso e gli altri entro i confini dei Paesi, dei gruppi etnici, delle religioni e delle culture”. La filiale italiana è stata fondata a Parma nel 2001 e usa lo slogan (la gentilezza è rivoluzionaria) come una canzone di Claudio Baglioni.
Negli anni sono aumentate le iniziative e l’attenzione al tema della gentilezza grazie al consolidamento di pratiche come l’empatia, la tolleranza e il rispetto per gli altri.
Dopo l’iniziativa di quest’anno spicca il flash mob “Dance for kindness”, svoltosi a Rimini, città che rappresenterà l’Italia in un evento a cui parteciperanno 44 Stati.
La scuola promuove anche la gentilezza tra i bambini
Promuovere competenze trasversali nelle scuole, anche nelle città del Paese, è diventato sempre più importante come anche insegnare a padroneggere l’ABC delle relazioni con le altre persone e con il mondo esterno, e promuovere l’apprendimento e il confronto attraverso le competenze della scuola di didattica e politica.
La gentilezza fa parte degli skills di una persona
C’è la convinzione che le soft skill o le abilità non cognitive possano contribuire molto alla ridicolaggine della povertà educativa, con la consapevolezza che lo sviluppo richiede vita e comportamenti anche al di fuori del contesto scolastico. C’è un consenso generale sul fatto che la gentilezza dovrebbe appartenere alla categoria delle abilità interpersonali che possono essere utilizzate sul posto di lavoro perché un ambiente calmo motiva e autorizza tutti a fare di più e meglio.
Tuttavia, dal 2020 è stato attuato il progetto congiunto nazionale “Stiamo costruendo gentilezza” che, attraverso 1.700 costruttori di gentilezza (insegnanti, formatori, consulenti, pediatri, imprenditori, giornalisti), sviluppa pratiche reali volte al benessere delle persone e soprattutto di bambini e adolescenti per realizzare il bene comune.
Tra le pratiche spiccano le panchine viola realizzate da studenti, insegnanti e residenti, i pali nei luoghi pubblici e con frasi positive che ci ricordano l’importanza della gentilezza nella vita di tutti i giorni. Più di 140 strumenti hanno stabilito un punteggio di gentilezza con l’obiettivo di fornire ai cittadini che possono approvare la pratica dell’inclusione, della generosità e della considerazione verso gli altri.